luna di dicembre 2010

A conclusione di un anno variamente costellato di novità, aggiungo l'ultima fatica, la famosa california NGC1499.

Totale di 63min di posa.
Subframes da 7min con la MZ8pro al fuoco del Pentax 75 DSHF
somma con DSS
post elaborazione con Photoshop e Pleiades LE
ritaglio finale dell'immagine per centrare meglio l'oggetto.

Camera settata a gain 80 offset 110 T-10° (primo errore perchè avrei dovuto scendere ad almeno -20°)
La temperatura esterna invece era di ben -12° meno male che almeno l'umidità era assente.
cielo non proprio adatto con velature che indicavano l'avvicinarsi del cattivo tempo.
Difatti intorno alle 23 il cielo è peggiorato drasticamente ed allora tanti saluti a tutti.
Arrivederci nel 2011.


Luna nuova di novembre

Una notte che ricorderò perchè tutto, ma proprio tutto ha funzionato a dovere!

Il telescopio ha guidato le pose in modo perfetto
Il cielo è stato dei migliori almeno fino alla 1,30 quando delle velature hanno via via infastidito le pose, peccato perchè si poteva fare l'alba.
E poi eravamo un bel gruppo di astrofili ed ogni tanto ci si incontrava tra una serie di pose a l'altra per passare il tempo con qualche chiacchiera.
Mancavano solo Giuseppe e Massimo, ma sicuramente avevano impegni più gravosi che gli hanno impedito di essere presenti con noi.
Personalmente c'erano anche loro, con lo spirito, e questo mi basta.

dati della ripresa

LX200 acf ridotto a f6.3 per autoguidare con la LPI e il software proprietario della Meade
Pentax 75 SDHF in parallelo che si conferma un ottimo obbiettivo astronomico
Camera MZ8 pro settata per un gain del 80% e offset 110 T -10°

T esterna circa +5° umidità e vento assenti già in prima serata si vedeva la Via Lattea in tutta la sua maestosità.
Ci siamo però accorti nel corso della notte che da Torgnon si vedevano dei fasci di luce tipo discoteca (ma molto più deboli) all'altezza del campanile, mi sono poi informato il giorno dopo, che si trattava di una festa paesana a base di prodotti gastronomici.
Per fortuna però non disturbavano le nostre riprese rivolte per lo più allo zenit.

L'obbiettivo della serata le Pleiadi dato che non ci sono mai riuscito, ma stavolta si!

pose da 7min per un totale di 1h 45min
somma con DSS con dark, flat (stavolta ho capito come vanno fatti) e bias.
con DSS ho allineato i canali manualmente dato che non lo sono mai, e saturato al 12%.
Con Photoshop ho regolato solo i livelli, il contrasto, e la maschera di contrasto.

Non ho dovuto fare altro se non godermi la ripresa in scala 1:1 e vedere quanta nebulosità cè e quanti intricati veli ci siano, invece su questo post sono obbligato a ridurre le dimensioni della foto e quindi si perdono la maggior parte dei dettagli che si vedono nell'originale.

Marco poi mi ha fatto notare essendo lui un "galassiologo" la presenza di 2 galassiette UGC e si vedono chiaramente la prima a destra di Electra, la seconda vicino al bordo destro della foto verso il centro, quest'ultima mostra molto bene i suoi bracci.

cieli sereni a tutti

luna nuova di settembre a Promiod

Settembre molto favorevole quest'anno con un cielo pulito che mi ha ripagato di tante notti perse.
Dato che la costellazione del cigno è già allo zenit in prima serata, ho ripreso in tre diverse serie la veil nebula (con l'ottima MZ8iPRO).
somma di 9 frames da 7min compresi dark,flat,bias.
T del sensore -5° T esterna +5°
DSS,PHOTOSHOP e PLEIADES LE


2010 vacanza a Promiod

A parte la scarsa attività astronomica, ho potuto riprendere 2 notti su 17 per via delle condizioni meteo avverse, ho potuto comunque inaugurare l'osservatorio con alcune classiche riprese del profondo cielo.


mosaico di tre serie al velo del cigno con la eos350d al fuoco del pentax75 sdhf
15 pose da 300sec 800iso compresi dark, flat e bias.
IC1318 cigno
NGC6826 nebulosa lampeggiante
M57 15 pose da 15 sec al fuoco diretto di LX200ACF senza autoguida
M13 stesse modalità di ripresa della precedente
velo3
velo2
velo1
la classica M31 6 pose da 300sec quando le condizioni meteo iniziavano purtroppo a peggiorare.
M33 somma di 9 immagini da 300sec ritaglio della regione centrale per ingrandire un pò l'immagine.
Tutte le immagini sono sommate con Deep Sky Staker, elaborate con Photoshop e Pleiades PixInsigth LE per limitare il rumore dato che la temperatura estiva non scendeva mai sotto i 10°.

Il bivio


Dopo un anno di impedimenti vari, ho montato in campeggio in postazione fissa il mio telescopio.
Da settembre dello scorso anno avevo preparato a casa la struttura del gabbiotto di protezione, ed eccolo qua, incernierato sulla base in cemento pronto a proteggere dalle intemperie lo strumento.
Il fatto di avere uno strumento già pronto all'uso in postazione fissa è un vantaggio che tutti gli astrofili prima o poi ambiscono perchè non si deve più perdere tempo a stazionare al polo lo strumento e poi alla fine della nottata quando ormai si è stanchi dover smontare tutto e sistemare in auto.
Senza contare che capita a volte di dover smontare molto in fretta per il sopravvenire di un temporale.
Grazie a Giuseppe un astrofilo del campeggio ora posso comodamente controllare in wi-fi il telescopio dall'interno della roulotte, accanto alla stufa e non da fuori magari con diversi gradi sottozero.
A parte dei piccoli ritocchi e una generosa mano di vernice da legno, tutto funziona e da questo mese di agosto potrò ogni volta che il cielo lo permetterà fare astronomia dalla mia postazione in campeggio a Promiod (AO).
Il "bivio" è la scelta di non fare pìù l'astrofilo itinerante.

Focheggiatore autocostruito

Ho un pò di tempo da dedicare al mio secondo hobby, autocostruire qualche utile accessorio per l'astronomia.
Per completare l'ottimo Pentax75 SDHF metto giù un disegno dei vari elementi che compongono un focheggiatore di precisione a vite (come quelli che ci sono sugli obbiettivi fotografici) dove per mettere a fuoco si gira a destra o sinistra una ghiera è l'ottica avanza o arretra verso la posizione focale.
Il sistema è alquanto semplice anche da progettare, e sono certo che ne farò buon uso.
Ho tutti i materiali che servono, spezzoni di alluminio di buona qualità che provengono da recuperi industriali, il solito tornietto per modellismo mi è di primario aiuto.
Qualche ora di lavoro, una buona montagnola di trucioli, ed ecco uscire fuori il nuovo gadget.
Ho curato particolarmente i giochi di funzionamento lasciando un minimo di 0,05mm tra gli accoppiamenti vite-madrevite, e 0,02 di gioco assiale.
Ho provato a lubrificare gli accoppiamenti con del grasso, ma infine l'ho sostituito con qualche goccia di olio motore, per rendere più fluido il movimento.
Le dimensioni del focheggiatore sono relativamente contenute dato che la sede del Pentax ha un diametro di 60mm (fuori dallo standard) mentre dal lato camera la sede ha un diametro di 50.8mm (2") che è lo standard dei raccordi fotografici e di vari accessori astrofotografici.
Ovviamente questo accessorio l'ho costruito per fare fotografia, ma può essere utilizzato anche il visuale per focheggiare appunto con maggior precisione dove non esiste una demoltiplica 1/10.
In pratica è diviso in tre pezzi, un elemento che si inserisce nella sede del Pentax, una madrevite calettata sul primo corpo, una vite accoppiata alla madrevite e imperniata tramite tre perni (vedi foto) al primo corpo che permettono lo scorrimento avanti/indietro di +/- 1mm al giro ma bloccano la rotazione.
Chiaro che bisogna prima portare il manicotto dell'obbiettivo alla posizione approssimativa di fuoco, bloccare e infine mettere accuratamente a fuoco.
Per completarlo dovrò annerire con vernice nera opaca l'interno per evitare riflessi indesiderati.


Nuove stelle nel cielo!!!

In attesa di cieli sereni, ho pensato di mettere in atto quanto desideravo da tempo.
Fotografare i miei adorati nipotini con uno sfondo di stelle.
Ovviamente lo sfondo è opera mia ed è la mia ultima fatica, nel senso che mi è difficile trovare tempo da dedicare all'astrofotografia.
Comunque per ora ci sono riuscito ed ecco apparire nel cielo stellato due stelline nuove!


cielo sereno, finalmente!

Dopo almeno 4 mesi di inattività, lunedì 17 si prospetta una serata buona per fare astronomia fotografica con un cielo tutto sommato buono al colle Vaccera.

Posso finalmente provare il nuovo LX200R che non mi delude affatto.
Infatti insegue molto bene, forse anche meglio del defunto LX200GPS, ma quello che indubbiamente è il punto di forza di questo strumento è la nuova ottica che mostra oggetti deep-sky come mai ho visto prima, forse merito del diagonale a specchio che riflette al 99% e l'oculare della serie 5000 Meade di nuova fattura.

La serata è turbata solo da un venticello fastidioso che mi obbliga a togliere il paraluce e mi costringe ad avvolgermi nella coperta che fa parte dell'attrezzatura da astrofilo.

Volevo riprendere la galassia M104 ma ho perso piu tempo del previsto per calibrare lo strumento al polo celeste.
Come tutte le prime volte, il tubo ottico del telescopio a forcella deve essere calibrato otticamente e meccanicamente al polo, e questa operazione mi ha portato via più tempo del previsto, e quando ero pronto per riprendere la galassia, questa era ormai troppo bassa all'orizzonte.

Allora ho cambiato soggetto e ho orientato lo strumento su M8 che si trovava prossima al meridiano ed ho ripreso con la EOS350D modificata al fuoco del Pentax75.
L'appetito vien mangiando, dice un detto popolare ed allora ho ripreso il vicino M20.
In seguito è venuto fuori un mosaico, come si vede qui sotto.

I dati delle riprese:
somma di 9 frames da 4 min a 800iso
autoguida LPI al fuoco del LX200R ridotto a f 6,3
sottrazione di 9 dark a T 4° umidità 30%
bias 1/4000 s
no flat
somma con DSS
elaborazione Photoshop
M20
mosaico delle due riprese
M8

Senza quasi accorgermene facciamo l'alba intorno alle 4 inizia a far chiaro ma non sono affatto stanco, anzi sono contento come tutte le volte che tutto funziona bene e posso godere di un cielo stellato perfetto.

Ritiro la stumentazione e verso le 5,30 quando ormai l'orizzonte di Torino si tinge dei fantastici colori dell'alba vado a dormire.


Arrivederci alla prossima (speriamo molto presto)!

LX200 ACF prima luce

Inizio una nuova avventura con l'ultima versione del LX200 ACF.

Rimango fedele alla Meade, perchè il precedente LX200 GPS si è dimostrato un più che valido strumento senza darmi mai dei problemi di nessun genere, l'unico handicap è il peso, ma per il resto non ha mai mancato un risultato.

Da qualche tempo pensavo di sostituire l'ottica del telescopio, perchè il secondario era da rialluminare ed anche perchè la versione ACF è molto più adatta alla fotografia, poi dopo una mia disgraziata inversione di polarità alla batteria di alimentazione ho bruciato diverse parti nell'elettronica interna, quindi ho forzatamente cambiato lo strumento completo.

Ovviamente appena arrivato il nuovo strumento ho provveduto subito ad adottare un semplice ma efficace sistema anti-inversione! (come mai non ci ho pensato prima)? mah...!

Non ho critiche negative di nessun genere da fare, nemmeno all'imballaggio che protegge lo stumento come una mamma protegge il suo bambino nel grembo.
La Meade, ha curato tutto nei minimi dettagli, irrobustendo anche il treppiede, che ora è sicuramente in grado di sostenere solidamente fino al 14"
La lastra correttrice pare quasi non esserci tanto è trasparente.
La pulsantiera dell'Autostar risponde meglio delle precedenti versioni e non mi fa rimpiangere lo SkySensor 2000 che avevo un tempo.
La verniciatura è impeccabile
L'oculare di serie il canonico 26mm della serie 5000 oltre che esteticamente bello mostra immagini stellari puntiformi senza aloni vari intorno alle stelle contenuto in un cofanetto molto robusto.
Lo strumento è dotato di uno diagonale da 2"!!! di eccellente fattura con specchio invece del classico prisma a 90° e di una serie di chiavi a brugola per viti con filetto in pollici.
Non credo che si siano altre migliorie possibili da introdurre in questo strumento.
Insomma la casa Americana si è data veramente da fare per mettere sul mercato uno strumento che non è proprio un giocattolino.
L'esemplare che ho comprato è risultato perfettamente collimato (vedi immagine sotto)
e non ho dovuto fare la solita operazione di allineamento delle ottiche.
Peraltro anche la vecchia versione non richiedeva di collimare le ottiche come a volte capita.

Ho voluto provare subito l'ottica principale su un facile oggetto M13 ripreso dal balcone di casa senza autoguidare e al fuoco diretto quindi 2000mm.

somma di 35 immagini 10sec 1600iso +35 dark frame DSS Photoshop no flat no bias

l'oggetto al momento della ripresa intorno alle 22 era a circa 40° di altezza dall'orizzonte. Credo che come "prima luce" possa andare più che bene!

Col del Lys.

1-3-2010
Nuova serata sotto un bel cielo.
IC405 l'oggetto della ripresa dato che si trova allo zenit quindi nelle migliori condizioni di ripresa.
Si conferma l'ottima autoguida con il LX200 e la LPI riesco a fare senza problemi 15 pose da 5min.
Poi al termine decido di fare anche qualche ripresa al vicino IC410 ma senza accorgermi che nel frattempo la costellazione dell'Auriga è prossima al tramonto quindi ho delle perplessità sul risultato finale.
Faccio comunque 3 pose da 5min e vedo che il risultato sembra accettabile.
Alle 23.30 termino le riprese.

IC405 "flaming star" Auriga

15 frames da 5 min 800iso Canon EOS350D modificata, Pentax75, somma di dark, flat, bias T 1° niente vento nè umidità.

Elaborazione DSS, Photoshop.


In seguito ho fatto un mosaico dei due oggetti ed è saltata fuori una foto che non pensavo di fare.

Meglio così!

Auguro a tutti i miei amici dei buoni giorni di festa da trascorrere in serenità in famiglia.

accoppiamenti vite-corona

Forse è il punto di forza di questo strumento, un tempo molto apprezzato dagli astrofotografi.
Parlo del LX200gps 8"
Ma poi come è naturale che sia, escono fuori altri prodotti molto più sofisticati e performanti (Ma ahimè più costosi).
Invece per la Meade, questo strumento è rimasto inalterato nella forma per molto tempo, salvo delle modifiche interne o esterne per rendere il prodotto più performante.
Le viti senza fine che comandano i movimenti hanno la particolarità di accoppiarsi con la corona per almeno 1cm quindi almeno 5 filetti sono sempre in presa.
A differenza di altri sistemi in cui l'accoppiamento avviene si e no tramite 2 filetti.
Questo è un vantaggio non da poco, poichè il carico sopportabile sugli assi è maggiore con una minor usura dell'accoppiamento meccanico vite/corona.
La Meade ha progettato molto bene un opportuno sopporto elastico che tiene costantemente in contatto i denti della ruota e della vite senza giochi di funzionamento.
Perchè la Meade avrà adottato questi accorgimenti?
Certamente per il fatto che il tubo ottico è montato in posizione fissa sulla forcella, e non è possibile spostarlo per equilibrare gli eventuali pesi aggiunti al telescopio.
Spesso accessori come oculari, ruote portafiltri, obbiettivi di ripresa o autoguida e camere CCD o reflex aggiunti sul telescopio spostano notevolmente l'equilibrio dell'asse di declinazione, con conseguente difficoltà ad equilibrare il sistema.
Un modo efficace comunque consiste nell'aggiungere dei contrappesi sempre sul tubo ottico ma dal lato opposto per ridurre (ma non eliminare del tutto il problema).
Un sistema così progettato permette di ridurre l'usura dell'accoppiamento, e in definitiva avere uno strumento commerciale valido per fare fotografia a lunghe pose.

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M101

venerdì 26 marzo ho fatto alcune veloci riprese nonostante la Luna oltre il primo quarto e i soliti lampioni stradali, più che altro per non perdere la mano nell'uso del telescopio.

Inutile tentare nebulose! Ho scelto M101 perchè abbastanza luminoso e alto in cielo.

17 pose da 100sec a 800iso DSS Photoshop dark,flat,bias T8° autoguida LPI


M3

a circa 50° dalla Luna un bel globulare che non richiede molto impegno, ma nella stessa foto si può vedere una galassietta di 13,9 mag

Fortunatamente il LX200 funziona bene, non resta che aspettare una bella serata di luna nuova con i soliti amici nei soliti posti.

RISVEGLIO DOPO UN LUNGO LETARGO

Da settembre dello scorso anno, fino alla prima settimana di marzo di quest'anno, ho praticamente dormito in senso astronomico, per via del meteo, di vari problemi personali, e per finire perchè la sphinx non và proprio bene (oppure non la so usare).
Allora sono ritornato al vecchio pesante LX200GPS che ha dimostrato e dimostra tuttora di essere più affidabile e di autoguidare decentemente le pose fotografiche (e pensare che volevo venderlo)!!!

Certo mi sarebbe piaciuta una Mak1 oppure aspettare una GM1000, ma poi ho pensato che non vale la spesa (7000 euro sono un pò tanti) e per fare le foto và bene anche un vecchio LX200 che fin'ora si è dimostrato efficiente quando il seeing lo permette autoguida a dovere. L'unico difetto se proprio voglio trovergliene uno è il peso XXL
Caso mai farò un pò di sollevamento pesi per sentirlo più leggero!

Ho fatto in tempo a catturare una serie di frames alla testa di cavallo prima che tramonti e alla rosetta nel corso delle 2 uscite al Colle del Lys in compagnia di Saro e Lucio e qui sotto allego i risultati anche se non sono perfetti perchè carenti di altro segnale, se riuscirò il prossimo week end carrurerò un'altra serie di frames dei soggetti in questione.

Tanto per completare la descrizione, ho preferito utilizzare la EOS350D modificata anzichè la MZ8pro dato che anche questo recente acquisto mi ha riservato alcuni problemini.

Abbiamo scoperto il Colle del Lys che oltre ad essere ad un "tiro di schioppo" da Torino offre anche un cielo decente e sufficientemente scuro, quindi siamo anche più motivati a fare delle uscite veloci infrasettimanali, ma per ora ci accontentiamo di sistemarci a bordo strada a circa 100m dal piazzale che è illuminato da 2 maledetti lampioni.
Altra novità del colle, al ritorno lungo la strada ho incrociato un cinghialone da paura con due zanne minacciose, meno male che era più intenzionato ad attraversare la strada che a caricare la mia auto!

Dopo 300m invece hanno attraversato la strada due caprioli in cerca di cibo nelle vicinanze di un gruppo di case.
Molto traffico locale in questa zona, spero di non trovare un domani una coppia di extraterrestri dato che la zona è nota per gli avvistamenti ufo!
La strada è comunque molto più agevole di quella che porta al colle Vaccera.

NGC2238 rosetta NGC2244 a.a.

somma di 17 frames da 3min 800iso dark-flat-bias DSS Photoshop

pentax75 eos350d

LX200gps 8" LPI autoguida

T -7° colle Lys



IC434 testa di cavallo

somma di 32 frames da 3-4min in due serate diverse

altri dati come sopra.

Per finire dopo un lungo letargo turbato da diversi brutti sogni ho ritrovato la voglia di continuare a fare astrofotografia.